domenica 11 novembre 2007
“Da Mihi Animas” indice il suo 1° Concorso fotografico.
Temi importanti nell’obiettivo dei giovani.
La rivista “Da Mihi Animas” ha indetto per l’anno 2008 un concorso fotografico rivolto ai giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni. L’obiettivo è spingere i partecipanti ad esprimersi su tematiche importanti, quali la vita, la felicità, l’amicizia, i diritti umani, proponendo l’uso di un mezzo, la fotografia, diverso dallo strumento verbale ma più accattivante per questa fascia. Le foto giudicate più belle e selezionate da una giuria di esperti verranno pubblicate sulla rivista nella rubrica “Foto clik”. La proclamazione del vincitore/vincitrice finale avverrà attraverso il voto che si potrà esprimere sul sito dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice www.cgfmanet.org nella sezione Spazio giovani.
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La zona di Bronte entra nel web.
La famiglia salesiana dialoga con i giovani usando il loro "linguaggio".
Dopo l’inaugurazione del nuovo anno pastorale hanno preso il via i lavori per la zona di Bronte. La realizzazione di un sito web e la creazione di alcune rubriche: questa l’innovativa proposta avanzata in consulta per il consueto laboratorio che terrà occupati i ragazzi della scuola animatori di secondo livello. L’iniziativa è stata lanciata dal rappresentante zonale, Davide Cartillone, nonché studente alla Facoltà di Informatica, che, nonostante qualche titubante, è alla fine riuscito ad entusiasmare gli animi. Il progetto prevede la suddivisione dei partecipanti in 5 gruppi, ognuno dei quali dovrà realizzare una rubrica. Inoltre verrà scelto un responsabile per ogni casa, il cui compito sarà organizzare i lavori di pubblicazione delle notizie, relative alla vita comunitaria del proprio paese, redatte dai futuri animatori. Come dice lo stesso promotore del laboratorio, Davide Cartillone, in questo modo “sarà favorita la comunicazione interna ed esterna alla zona”, in quanto “noi famiglia salesiana non possiamo chiudere gli occhi, ma abbiamo il compito di dialogare…utilizzando un linguaggio che più si avvicina ai giovani”. Parole queste che si pongono in continuità con il messaggio contenuto nella Strenna del 2008, nella quale il Rettor Maggiore, don Pasqual Chavez, dice che bisogna “educare con il cuore di Don Bosco, cioè, vivere il Sistema Preventivo […] con una rinnovata presenza tra i giovani, fatta di vicinanza affettiva ed effettiva […] il Sistema Preventivo di Don Bosco, ha una grande proiezione sociale: vuole collaborare con molte altre agenzie alla trasformazione della società.” Certamente, in un mondo in continua evoluzione, il campo della comunicazione riveste un ruolo tanto importante da dover essere attenzionato anche e soprattutto da una realtà, quale quella salesiana, volta principalmente al raggiungimento dei giovani e l’avanzarsi di una tale proposta è dimostrativo di ciò.
Barbara Prestianni
I mezzi di comunicazione sociale: al bivio fra protagonismo e servizio.
Cercare
Questo è il tema scelto da Papa Benedetto XVI per la 42ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2008. "Il Santo Padre invita a riflettere sul ruolo dei media, in relazione al rischio, sempre più presente, che essi diventino referenziali a se stessi. Essi devono invece diventare “strumenti al servizio della verità; Verità che va cercata e condivisa", afferma l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, il Dicastero della Santa Sede che prepara la documentazione di studio ed il supporto liturgico sul tema, da distribuire alle Conferenze Episcopali ed alle organizzazioni cattoliche internazionali di comunicazioni sociali.
Nunzia Antonuzzo
Reliquia di Madre Morano in pellegrinaggio.
Un itinerario che copre tutto lo stivale.
Madre Morano visita anche le altre Ispettorie di Italia. Dopo essere stata in varie zone della Sicilia, il reliquiario, dal 3 all’ 11 Novembre sarà nella sua terra natale. Dopo l’accoglienza a Torino, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, cuore pulsante della Famiglia Salesiana, sarà portato a Mornese dove si terrà il capitolo ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte. L’ultima tappa del pellegrinaggio in Piemonte sarà a Chieri, paese dove
Un altro Capitolo chiuso per l’Ispettoria della Sicilia.
Filo conduttore delle cinque giornate “L’amore preveniente di Dio”.
“Chiamate ad essere, oggi, segno ed espressione dell’amore preveniente di Dio” questo il tema principale che ha animato il Capitolo Ispettoriale, svoltosi ad Acireale da mercoledì 31 ottobre a domenica 4 novembre. A prendervi parte l’Ispettrice (Sr Giuseppina Barbanti), il Consiglio Ispettoriale, le direttrici, le delegate per ogni casa più altre 26 elette da tutte le comunità, e le suore giovani con voti temporanei. Da più di un anno le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) si sono preparate all’evento, indetto ogni sei anni, argomentando ed approfondendo la suddetta tematica lanciata dal Consiglio Generalizio. Sono state l’Ispettrice e Sr Aurelia Rossi, madre visitatrice la cui visita è coincisa con il raduno capitolare, ad inaugurare l’inizio dei lavori. Tre le domande salienti dibattute secondo una prospettiva sociologica, salesiana e biblica, con l’aiuto e l’intervento di relatori laici e non: “perché il tema del CGXXII è importante per noi oggi?”, “come esprimiamo nelle comunità educanti l’amore preveniente di Dio, cuore del sistema preventivo?”, “dove ci orienta l’amore preveniente?”. Le risposte sono state riassunte nel documento che sarà inviato alla commissione preparatoria del Capitolo Generale e che è stato presentato e approvato sabato 3 novembre. Molteplici i punti contenuti da attenzionare, ma su uno in particolare c’è stato fervente accordo: che bisogna intervenire con più forza a livello pastorale, andando più vicino ai giovani lì dove si trovano, cioè principalmente sulle strade, nello stile dell’animazione. A conclusione delle giornate sono state elette come delegate al Capitolo Generale Sr Gina Sanfilippo e Sr Mariella Lo Turco. A presiedere alle Celebrazioni Eucaristiche Don L. Perelli, Ispettore SDB, Don A. Rubino, Vicario ispettoriale SDB, S.E. Mons. C.
Fase conclusiva per il corso on-line volto alla formazione di animatori della comunicazione e della cultura.
Seguito da oltre 300 persone, ha partorito una nuova figura di operatore.
Il mese di Novembre si è aperto con l’incontro residenziale dal titolo “Animatori della comunicazione e della cultura”, tenutosi a Roma presso il Centro Salesianum, come fase conclusiva del corso on-line frequentato a distanza da oltre 300 allievi da tutta Italia. La settimana è stata promossa dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei (Conferenza episcopale italiana), dal Centro Interdisciplinare Lateranense della Pontificia Università Lateranense e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il corso ha avuto come obiettivi trasferire agli animatori della cultura e della comunicazione conoscenze e competenze tali da poter operare su tutto il territorio nazionale, a servizio delle ventiseimila parrocchie italiane, e creare la figura di un operatore che, come proposto nel sesto capitolo del Direttorio sulle comunicazioni sociali, “sappia farsi interprete delle odierne istanze culturali, impegnandosi a vivere questa epoca della comunicazione non come tempo di alienazione e di smarrimento, ma come tempo prezioso per la ricerca della verità e per lo sviluppo della comunione tra le persone e i popoli”.
Inaugurazione del nuovo anno sportivo per la PGS di Catania.
A centinaia, tra piccoli e grandi atleti, per festeggiare i 40 anni della Polisportiva.