domenica 17 febbraio 2008

EDUCHIAMO CON IL CUORE DI DON BOSCO

Giorno 30 gennaio 2008 come in tutte le case salesiane, anche a Bronte presso la chiesa della Madonna del Rosario, adiacente all’istituto FMA, si è svolta la veglia dei giovani in onore di Don Bosco.
Suddivisa in quattro parti con la tematica principale dell’amore di Dio che colpisce il cuore degli uomini, un momento centrale è stato dedicato alla presenza della reliquia di Madre Morano, ospite d’eccezione e mamma e maestra e amica dei giovani nel giorno di don Bosco.
La serata di preghiera si è conclusa con il corteo illuminato dalle fiaccole, presso la statua di don Bosco all’ingresso del paese e un momento finale di festa e rinfresco presso il cortile del Collegio Maria all’insegna di pane e cioccolato, per ricordare che don Bosco amava i giovani anche così.

Nunzia Antonuzzo

PGS PATTINAGGIO:UNO SPORT TRA DANZA E PREGHIERA

Il primo week-end di marzo si terrà presso il palatenda di Adrano della scuola cattolica Santa Lucia, il 2 incontro ufficiale regionale della pgs pattinaggio.
Così come tutte le altre discipline sportive della pgs, il pattinaggio artistico a rotelle è uno sport per tutti, giovani e fanciulli che con la danza sui pattini vogliono lodare Dio per la sua bontà e nello stesso tempo vogliono fortificare il corpo e lo spirito nell’atmosfera di gruppo, perché il pattinaggio è sia uno sport individuale che di squadra! Coraggio campioni…se seguirete la luce di Cristo non perderete mai l’equilibrio! Parola di pattinatrice!!!
Mettetecela tutta… e un grande in bocca al lupo a tutti i nostri grandi e piccoli pattinatori!!!


Nunzia Antonuzzo

MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE AI GIOVANI

In occasione della festa di Don Bosco 2008 il Rettor Maggiore dei Salesiani Don Pascual Chàvez invia il suo messaggio a tutti i giovani e a tutti i salesiani.
Esorta ad aprire gli occhi e a guardare quanti ragazzi, adolescenti e giovani del nostro quartiere, delle nostre città, nelle scuole, nelle fabbriche cercano una migliore qualità di vita, lottano per essere accettati senza paura.
L’impegno costante dei salesiani e di tutti coloro che gravitano attorno ad essi è quello di educare con il cuore di Don Bosco, per lo sviluppo integrale della vita dei giovani, soprattutto i più poveri e svantaggiati, promuovendo i loro diritti.
Ecco le parole del rettore nel suo messaggio:
“…Cari giovani, voi avete ricevuto grandi doni nella vostra vita. Una famiglia, innanzitutto, nella quale siete cresciuti, godendo dell’affetto e dell’aiuto dei vostri genitori. Vi siete sentiti protetti, accompagnati, amati. Oggi avete amici con i quali condividete esperienze ed affetti. Godete di molteplici opportunità di formazione, che vi permettono guardare il futuro con una certa fiducia. Avete anche il privilegio di conoscere Don Bosco e la ricchezza della sua proposta di vita cristiana e di santità giovanile. Tutti questi doni di Dio sono un tesoro che vi è stato affidato. Un tesoro da custodire, un tesoro da incrementare, un tesoro da far fruttificare attraverso l’educazione…
Voglio indicarvi un campo privilegiato per questo impegno. Intendo riferirmi all’educazione e alla difesa dei diritti umani, in particolare alla difesa dei diritti dei minori. Oggi si parla molto e, spesso, si fanno proclami sui diritti umani, ma ugualmente spesso appare evidente che questi diritti non sono rispettati, soprattutto quando si tratta dei diritti dei più svantaggiati, dei più poveri e indifesi. Voi stessi ne siete testimoni: nella scuola o tra i compagni, con facilità si abusa dei più deboli; nel mondo del lavoro si sfruttano senza scrupolo i più giovani; ancora più penosa è la situazione di tanti minori che restano indifesi davanti a gruppi sociali o politici che cercano soltanto i propri interessi o vantaggi economici. Il rispetto e la difesa dei diritti umani, e in particolare dei diritti dei minori, è innanzitutto una responsabilità personale di ognuno di noi, cominciando dal nostro contesto di vita quotidiana.
Il Sistema educativo di Don Bosco è uno strumento prezioso per il riconoscimento e la promozione dei diritti umani. In esso impariamo a considerare ogni giovane responsabile e protagonista della sua vita e della propria educazione. Lo facciamo oggetto di protezione, comprendendo i suoi particolari bisogni, e lo aiutiamo a diventare soggetto responsabile e consapevole dei diritti. Ecco cosa significa vedere i giovani con lo sguardo di Don Bosco e amarli col suo cuore. Significa credere nel valore assoluto della loro persona, riconoscere in ognuno di loro la dignità di figlio e figlia di Dio; significa avere fiducia nella loro volontà di imparare, di studiare, di uscire dalla povertà, di prendere in mano il proprio futuro”.

Nunzia Antonuzzo