mercoledì 13 febbraio 2008

Lo “sguardo” di Madre Morano si è posato su Bronte.

Arrivata la cornea della Beata al Collegio Maria.

A due mesi dalla chiusura del centenario, la reliquia della Beata Madre Morano, prima ispettrice della Sicilia, ha fatto tappa a Bronte, ospitata per una settimana nella prima casa FMA sicula, il Collegio Maria.
La cornea è arrivata nel pomeriggio di sabato 26 gennaio portata dalla direttrice della comunità, Sr Maria Attardi, accolta dall’esultanza degli appartenenti alla famiglia salesiana (dai bambini del catechismo ai salesiani cooperatori), tutti riuniti, con fazzoletti colorati al collo, nella piazza antistante la chiesa del Rosario, presso il collegio, dove la folla si è poi spostata per la celebrazione eucaristica.
“Accogliamo la reliquia di Madre Morano con la consapevolezza che Dio ci dona i Santi come riflesso della via verso l’amore” queste le parole di Sr Maria che hanno preceduto la funzione, durante la quale è stato ricordato il miracolo che ha dato l’avvio al processo di Beatificazione della Madre. Fu una suora di 24 anni, Sr Giovanna Pulvirenti, la prima ad ottenere una grazia: in fin di vita per una grave malattia ai polmoni, guarì dopo aver ingerito una reliquia di Madre Maddalena Morano.
A Bronte è però presente anche un’altra suora, Sr Franca Platania, che, nel lontano 1971, guarì da una colite emorragica sempre per intercessione della Beata, verso la quale prova pertanto una particolare affezione.
Al termine della celebrazione i fedeli hanno potuto baciare la reliquia, ma il pellegrinaggio si è protratto fino alla cappella del collegio dove la cornea è stata custodita durante il suo soggiorno.

Barbara Prestianni

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